SIMEST porta in India i ventilatori industriali della milanese Aeromeccanica Stranich

visual
INDIA
MECCANICA

L’investimento pari a €1,220 mln consentirà la realizzazione di un nuovo stabilimento dedicato alla produzione e commercializzazione per il mercato locale

Grazie a SIMEST, la milanese Aeromeccanica Stranich – uno dei principali produttori italiani di ventilatori industriali – allarga il suo business all’India. L’investimento, pari a 1,220 milioni di euro (49% del capitale, incluso l’intervento del Fondo di Venture Capital che la Società del Gruppo Cassa depositi e prestiti gestisce per conto del MISE), è infatti dedicato alla realizzazione di un nuovo impianto per la produzione e commercializzazione di ventilatori e depolveratori industriali.

Si tratta di un progetto che segue l’esito positivo di uno studio di fattibilità finanziato dalla stessa SIMEST nel 2017: per l’Aeromeccanica Stranich l’India rappresenta infatti un mercato di sbocco prioritario sia per le dimensioni sia per la massiccia presenza di potenziali primari clienti, quali grandi gruppi petrolchimici, dell’energia, dell’acciaio e farmaceutici.

map location
2018
anno
1,2 Mln €
Investimento
49%
Quota
visual

Aeromeccanica Stranich Spa

Aeromeccanica Stranich Spa, attiva dal 1928, produce ventilatori industriali per applicazioni heavy duty, in particolare per i settori petrolchimico e dell’acciaio. Inoltre progetta e realizza impianti dedicati alla depolverazione e al controllo degli inquinanti gassosi e polverosi.

Ha realizzato nel 2016 un fatturato pari a 26 milioni di euro impiegando 47 addetti nei due stabilimenti di Sesto San Giovanni e Pioltello in provincia di Milano.

Altre storie di SIMEST

Progetti oltre confine

visual
INDIA
MECCANICA

I tappi Tecnocap conquistano l’Asia grazie a SIMEST

visual
MECCANICA
USA

Con SIMEST la altoatesina Microtec si rafforza nell’area nordamericana

visual
BRASILE
MECCANICA

La bolognese Bonfiglioli Riduttori sceglie ancora SIMEST per rafforzarsi in Brasile

visual
BOSNIA
MECCANICA

SIMEST rafforza il Gruppo vicentino Ferretto in Bosnia