Cos’è il conto corrente dedicato?

È un contratto di conto corrente ordinario in Euro che l’impresa richiedente stipula con un istituto bancario in Italia a servizio del finanziamento accordato da SIMEST e che potrà essere chiuso solo successivamente al Consolidamento e purché siano stati rimborsati gli importi eventualmente revocati, fermo restando che nel caso in cui sia stata attivata la domiciliazione bancaria sul conto corrente dedicato, la stessa dovrà essere nuovamente attivata su un altro rapporto di conto corrente ordinario dell’impresa. Il conto corrente dedicato dovrà essere utilizzato dall’impresa richiedente in via esclusiva per effettuare tutte le spese ammissibili e da SIMEST per effettuare l’erogazione del finanziamento. Il conto corrente dedicato potrà essere utilizzato dall’impresa richiedente per il rimborso del finanziamento.  Il conto corrente dedicato non potrà essere in alcun modo collegato a un dossier titoli. 

N.B. In caso di apertura di conto corrente dedicato online, per il buon esito dell’erogazione, sarà necessario che il conto sia attivo, come da precise indicazioni fornite dall’istituto bancario di riferimento (solitamente viene richiesto un bonifico a favore del nuovo conto al fine di attivazione).

Qual è l’obiettivo del conto corrente dedicato?

Garantire un rapporto trasparente tra l’impresa e SIMEST nonché una adeguata tracciabilità delle spese sostenute per la realizzazione del programma.

Quali sono le modalità operative del conto corrente dedicato?

Il conto corrente dedicato dovrà essere utilizzato per tutti i movimenti in entrata ed uscita attinenti il finanziamento accolto: le erogazioni sia dell’anticipo che del consuntivo (nei casi previsti) verranno effettuate solo a favore di tale conto corrente; parimenti anche le spese che l’azienda sosterrà dovranno essere disposte da questo conto corrente, salvo casi specifici. Al fine di garantire una chiara identificazione dei movimenti e delle spese ammissibili all’Intervento SIMEST, qualsiasi pagamento effettuato tramite il conto corrente dedicato dovrà riportare nella causale: (i) l’indicazione del CUP a cui l’Intervento si riferisce, (ii) i riferimenti delle fatture a cui si riferiscono i pagamenti (numero e data emissione) e preferibilmente il numero e/o la tipologia di finanziamento (es. 1234/FM); questo al fine di distinguere tra flussi di finanziamenti differenti che possono o potrebbero essere accordati da SIMEST all’azienda richiedente.

Nel caso di pagamenti effettuati senza l’indicazione dei riferimenti delle fatture (numero e data di emissione) e del numero di CUP, per cause non imputabili all’impresa (ad esempio nel caso di addebito SSD di Google), l’Impresa deve trasmettere una dichiarazione che confermi l’associazione delle spese ai relativi movimenti bancari non parlanti. Inoltre, sarà richiesta tutta la documentazione necessaria ad accertare l’attribuibilità del movimento bancario alla spesa effettuata dall’impresa (es. verifica su fatture, contratti e altra documentazione idonea etc.).

È possibile indicare, come conto corrente dedicato, un conto già aperto ma non ancora utilizzato?

L’impresa può comunicare un conto corrente ordinario in Euro inutilizzato intestato all’azienda richiedente aperto presso un istituto di credito in Italia.

Cosa è necessario trasmettere a SIMEST?

In sede di richiesta e/o prima dell’erogazione del finanziamento, l’impresa potrà trasmettere le coordinate IBAN del proprio conto corrente dedicato, unitamente alla copia del relativo contratto, tramite il Portale Simest. Per chi richiedesse più di un finanziamento, potrà essere indicato un unico conto corrente dedicato al servizio di tutti i finanziamenti richiesti. In fase di rendicontazione, l’impresa sarà tenuta ad allegare al consuntivo anche una copia completa dei movimenti del conto corrente dedicato (estratto conto periodico) tramite il Portale Simest.

Se le tempistiche di predisposizione dell’estratto conto da parte della banca non sono compatibili con quelle di rendicontazione delle spese ammissibili, è possibile in alternativa trasmettere la lista movimenti con le seguenti modalità:

  • a mezzo pec da parte dell’istituto bancario presso il quale è stato aperto il conto corrente dedicato;
  • a mezzo pec da parte dell’Impresa Richiedente firmato digitalmente dal Legale rappresentante della stessa e dal funzionario di banca o, in alternativa, attraverso l’invio del documento cartaceo con firma autografa del funzionario e timbro della banca.

È possibile modificare un IBAN già comunicato?

Le imprese richiedenti potranno modificare il conto corrente dedicato tramite la trasmissione di una richiesta a SIMEST a mezzo PEC e firmata digitalmente dal Legale rappresentante, adeguatamente motivata (es. onerosità conto, problemi con istituto di credito, condizioni di conto non idonee all’operatività del cliente, ecc.). In caso di chiusura del conto corrente dedicato da sostituire, l’istituto di credito originario dovrà trasmettere a SIMEST, a mezzo pec e firma digitale del funzionario, ovvero in originale con firma autografa, documento d’identità e specimen di firma del funzionario, una dichiarazione in merito all’assenza di chiusura unilaterale del rapporto da parte dell’Istituto di credito. SIMEST effettuerà le necessarie verifiche documentali, di compliance e reputazionali per verificare l’ammissibilità del nuovo rapporto di conto corrente dedicato. 

Possono essere finanziate anche le spese sostenute prima dell’apertura del conto corrente dedicato?

Ai fini di ammissibilità delle spese, è necessario che le spese siano effettuate dal conto corrente dedicato, ad eccezione delle casistiche esplicitamente indicate. Qualora l’impresa dovesse sostenere delle spese prima dell’apertura del conto corrente dedicato, le stesse non potranno essere riconosciute in fase di rendicontazione.

Possono essere finanziate anche le spese sostenute tramite controllata estera dell’Impresa Richiedente? 

La controllata, anche locale, dell’impresa richiedente può sostenere le spese proprie del programma dal proprio conto corrente aziendale (non necessariamente dedicato). In tal caso devono essere fornite a SIMEST in fase di rendicontazione le seguenti evidenze:

  • fatture con indicazione del numero di CUP, descrizione dell’oggetto del pagamento e numero del finanziamento SIMEST;
  • titoli di pagamento con l’indicazione nella causale delle medesime evidenze riportate nelle fatture e con l’indicazione delle fatture a cui si riferiscono (numero e data emissione), CUP a cui si riferisce l’Intervento Agevolativo;
  • dichiarazioni dei fornitori;
  • evidenza della rifatturazione all’Impresa Richiedente, pena inammissibilità, del 100% delle spese effettuate e dei relativi pagamenti (con le medesime informazioni riportate nelle fatture e titoli di pagamento di cui sopra). 

L’Impresa Richiedente deve inoltre fornire a SIMEST l’estratto conto del conto corrente dedicato e copia dell’estratto conto della controllata, anche locale, dal quale si potranno evincere i movimenti di spesa relativi al finanziamento.

Nel caso in cui l’impresa finanziata dovesse sostenere delle spese ma la disponibilità del conto corrente dedicato non fosse sufficiente, come si dovrà procedere?

L’impresa, anche per il tramite di propria controllata, dovrà fornire, direttamente tramite giroconto da un proprio conto ordinario, la provvista necessaria affinché le spese finanziabili, oggetto della relativa richiesta di finanziamento, siano sempre effettuate dal conto corrente dedicato. L’impresa dovrà effettuare un giroconto a copertura delle necessità di spesa. La provvista non può essere fornita da soggetti terzi e diversi da quelli sopra indicati. 

Nel caso in cui l’impresa finanziata dovesse sostenere dal conto corrente dedicato delle spese non inerenti al programma, come vengono valutate da SIMEST?

Per le spese non inerenti al programma sostenute tramite addebiti sul conto corrente dedicato sono state introdotte le seguenti soglie di tolleranza: 

– se le spese non inerenti al programma sono sostenute prima o dopo il periodo di realizzazione del finanziamento SIMEST, l’impresa richiedente dovrà fornire evidenza documentale delle spese sostenute e dei relativi movimenti bancari ai fini della verifica di eventuali anomalie; 

– se le spese non inerenti al programma sono sostenute durante il periodo di realizzazione del finanziamento SIMEST l’impresa richiedente dovrà fornire evidenza documentale delle spese sostenute e dei relativi movimenti bancari ai fini della verifica di eventuali anomalie. Laddove SIMEST rilevi movimenti da estratto conto inerenti a spese non riconducibili al programma finanziato per una percentuale: 

  • inferiore al 5% del valore delle spese complessive ammissibili in fase di rendicontazione (intermedia e finale), SIMEST procederà con la verifica delle spese rendicontate previo ripristino delle somme in caso di rendicontazione intermedia;
  • superiore al 5% del valore delle spese complessive ritenute ammissibili in fase di rendicontazione (intermedia e finale), SIMEST procederà con la revoca dell’intervento agevolativo.

È possibile utilizzare un conto corrente dedicato ad altri finanziamenti/progetti anche per il finanziamento SIMEST?

No, il conto corrente dovrà essere dedicato esclusivamente al finanziamento o a più finanziamenti attivati con SIMEST.

Sono ammissibili le spese effettuate tramite carta di credito collegata al conto corrente dedicato?

No, non è ammessa la carta di credito collegata al conto corrente dedicato.

Tale modalità di pagamento è ammissibile solo ove non sia possibile effettuare direttamente un bonifico dal conto corrente dedicato. Affinché tali spese siano ritenute ammissibili, e al fine di consentire la tracciabilità del CUP, sarà necessario:

  • sostenere la spesa tramite carta di credito collegata al conto corrente aziendale e
  • effettuare un giroconto, entro il periodo di realizzazione, dell’importo della spesa dal conto corrente dedicato al conto corrente aziendale inserendo nella causale del bonifico i) l’indicazione del CUP a cui l’Intervento si riferisce e (ii) i riferimenti delle fatture a cui si riferiscono i pagamenti (numero e data emissione).  

In sede di rendicontazione sarà quindi necessario presentare, oltre all’estratto conto del conto corrente dedicato, anche l’estratto conto della carta di credito. L’importo di ciascuna di tali spese dovrà essere il medesimo riportato nella relativa movimentazione dal conto corrente dedicato e nella fattura.

Sono ammissibili le spese effettuate tramite addebiti diretti sul conto corrente?

No, non sono ammessi addebiti diretti sul conto corrente dedicato.

Tale modalità di pagamento è ammissibile solo ove non sia possibile effettuare direttamente un bonifico dal Conto Corrente Dedicato. Affinché tali spese siano ritenute ammissibili, e al fine di consentire la tracciabilità del CUP, sarà necessario:

  • sostenere la spesa tramite addebito diretto sul conto corrente aziendale e
  • effettuare un giroconto, entro il Periodo di Realizzazione, dell’importo della spesa dal Conto Corrente Dedicato al conto corrente aziendale inserendo nella causale del bonifico i) l’indicazione del CUP a cui l’Intervento si riferisce e (ii) i riferimenti delle fatture a cui si riferiscono i pagamenti (numero e data emissione).  

In sede di rendicontazione sarà quindi necessario presentare, oltre all’estratto conto del Conto Corrente Dedicato, anche l’estratto conto del conto corrente aziendale. L’importo di ciascuna di tali spese dovrà essere il medesimo riportato nella relativa movimentazione dal Conto Corrente Dedicato e nella fattura.