Finanziamento “Sostegno alle imprese italiane esportatrici in Ucraina, Russia, Bielorussia” – non operativo dal 31/10/2023

Sostegno alle imprese italiane esportatrici in Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia – non più operativo dal 31 ottobre 2023

Si tratta di un finanziamento con rimborso a tasso zero con una eventuale quota di cofinanziamento a fondo perduto, in regime di Temporary Crisis and Transition Framework – la concessione della quota di cofinanziamento a fondo perduto è subordinata alla preventiva autorizzazione della misura da parte della Commissione europea – fino al 40% dell’intervento agevolativo complessivo, nei limiti di € 2.000.000 di agevolazione.

Le imprese italiane destinatarie di tale misura sono quelle che hanno realizzato negli anni 2020-2021, un rapporto tra fatturato medio export verso Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia su fatturato medio export complessivo di almeno il 10%, subendo una flessione dei ricavi da tali aree a seguito del conflitto.

Le richieste di finanziamento potranno essere presentate entro il 31 ottobre 2023.

Vantaggi

0% Tasso Agevolato SIMEST per periodo di rimborso
fino al 40% Quota a fondo perduto
6 anni Durata del finanziamento

A chi è dedicato

Alle PMI e Mid Cap italiane iscritte nel registro delle imprese e in stato di attività, che:

  • abbiano una sede legale o residenza fiscale e una sede operativa in Italia attive alla data del 31 dicembre 2021 oltre che alla data di presentazione della domanda;
  • abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi;
  • abbiano un fatturato export medio nel biennio 2020-2021 derivante da esportazioni dirette verso Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia pari ad almeno il 10% rispetto al fatturato estero totale, come dichiarato e asseverato da un soggetto indipendente iscritto al Registro dei Revisori Contabili tenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

Come funziona

Finanziamento con rimborso a tasso zero in regime “de minimis” con co-finanziamento a fondo perduto in regime di Temporary Crisis and Transition Framework – la concessione della quota di cofinanziamento a fondo perduto è subordinata alla preventiva autorizzazione della misura da parte della Commissione europea – con l’obiettivo di mantenere e salvaguardare la competitività sui mercati internazionali delle imprese esportatrici colpite dalla crisi a seguito della guerra in Ucraina.

Importo massimo finanziabile: fino a € 2.500.000 in funzione della classe di scoring e comunque non superiore al 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa.

Quota massima a fondo perduto: fino al 40% dell’intervento agevolativo complessivo. La quota di co-finanziamento a fondo perduto è concessa, in ogni caso, nei limiti dell’importo massimo complessivo di agevolazione in regime di Temporary Crisis and Transition Framework – la concessione della quota di cofinanziamento a fondo perduto è subordinata alla preventiva autorizzazione della misura da parte della Commissione europea – per impresa, pari a €2.000.000 per impresa unica.

Durata del finanziamento: 6 anni, di cui 2 di pre-ammortamento.

Richiesta di intervento agevolativo

In fase di compilazione della domanda occorre:

  • indicare il dato relativo al fatturato estero registrato in ciascuno dei due anni verso le tre geografie (Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia) e il fatturato estero complessivo, allegando l’asseverazione da parte del soggetto revisore, ivi incluse le dichiarazioni IVA sottostanti;

In fase di adempimento delle condizioni sospensive, successivamente alla delibera:

  • attestare, mediante dichiarazione e asseverazione da parte di un soggetto iscritto al registro dei Revisori Contabili tenuto dal MEF, di aver subito effettivamente un calo di fatturato per l’esercizio 2022 a livello aggregato verso Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia di almeno il 20% rispetto al fatturato medio estero realizzato nel biennio precedente verso le medesime geografie.

Visualizza qui il fac-simile di Proposta di Contratto >>. Attenzione: la Proposta di Contratto sarà inviata da SIMEST solo a seguito dell’eventuale delibera positiva da parte del Comitato Agevolazioni; l’accettazione contrattuale dovrà essere sottoscritta e inviata a SIMEST esclusivamente tramite il Portale.

Modalità di presentazione della domanda

  • Dalle ore 09:00 del 3 maggio 2023 sarà possibile accedere al Portale per la compilazione e presentazione delle richieste di finanziamento.
  • Per poter accedere al Portale è necessario acquisire una posizione nella coda virtuale. Una volta arrivato il proprio turno, sarà possibile effettuare le attività di compilazione della domanda entro una tempistica massima, trascorsa la quale sarà necessario riaccedere al meccanismo di coda.
  • Il Portale resterà aperto dalle ore 09:00 alle ore 18:00 dal lunedì al venerdì. Qualora l’impresa non riuscisse ad accedere alla fase di compilazione della richiesta di finanziamento entro l’orario indicato, la posizione di coda acquisita sarà valida solo ed esclusivamente alla riapertura del Portale il giorno seguente.
  • Il Portale resterà aperto dalle ore 09:00 alle ore 18:00 dal lunedì al venerdì, fino alle ore 18:00 del 31 ottobre 2023, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.
  • Ai fini della compilazione della richiesta è necessario allegare (i) le dichiarazioni IVA relative al biennio 2020-2021 e (ii) l’asseverazione del revisore sul requisito di fatturato estere delle tre geografie, sulla base del format di gradimento SIMEST (qui). Nel caso in cui la domanda sia inviata mediante un consulente, è richiesto di allegare il contratto. Ai fini del riconoscimento delle spese di consulenza per la presentazione della domanda, è necessario presentare la “Dichiarazione di professionalità e indipendenza dei soggetti che erogano consulenze” di cui alla sezione SIMEST Allegati; ove non caricata al momento della presentazione, la stessa sarà richiesta durante l’istruttoria della domanda.
  • In ogni caso, la presentazione della domanda non comporta il diritto alla delibera dell’intervento, che resta subordinata al completamento dell’istruttoria SIMEST e all’effettiva disponibilità delle risorse finanziarie.

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