Espandersi all’estero con SIMEST diventa ancora più conveniente. Le imprese che effettuano investimenti diretti all’estero, se affiancate dalla società del Gruppo CDP per l’internazionalizzazione, non solo godranno del contributo sugli interessi sui prestiti chiesti per finanziare l’acquisizione della propria quota, ma da oggi potranno farlo per importi molto superiori che in passato.
Il Comitato Agevolazioni ha infatti dato il via libera all’aumento del tetto delle operazioni che possono godere dell’agevolazione, portandolo da 10 milioni di euro a 40 milioni di euro in caso di un solo progetto e a 80 milioni di euro in caso di gruppo economico. L’imprenditore italiano che, per accedere a un nuovo mercato di sbocco, vuole acquisire quote di una società in un Paese extra-UE (o vuole costituirla in loco) gode di un contributo agli interessi che viene calcolato con riferimento ad un tasso che è pari alla metà del “tasso di riferimento previsto dal DPR 902/76”. Tale “sconto” sul tasso è, a giugno, pari allo 0,915% e si applica da oggi su cifre molto superiori, rendendo complessivamente l’operazione molto più conveniente.
SIMEST affianca le imprese italiane che si espandono all’estero entrando al loro fianco nel capitale di aziende estere in qualità di azionista di minoranza. Al 31/12/2015 le imprese in portafoglio erano 243.
Oltre agli investimenti nel capitale, SIMEST eroga finanziamenti a tasso agevolato che aiutano l’impresa ad affrontare tutte le fasi dell’internazionalizzazione.
Piccole e medie imprese, ma anche grandi aziende. L’attività di innovazione dei prodotti SIMEST guarda alla clientela a 360°, a sottolineare come il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane, missione specifica della società del Gruppo Cassa depositi e prestiti, venga attuato nel suo ciclo completo, ad iniziare dalla prima idea della PMI di guardare oltre i confini nazionali fino ad arrivare agli investimenti diretti all’estero di società già “cresciute”.
Due le novità introdotte nelle ultime settimane, che rendono la scelta di avere SIMEST come partner ancora più vantaggiosa: la prima è rivolta alle PMI e ai progetti di dimensione contenuta e si concretizza in un risparmio in termini di garanzie da prestare per accedere ad alcuni finanziamenti; la seconda è invece dedicata alle imprese di maggiori dimensioni e rende applicabili su importi maggiori rispetto al passato l’agevolazione in termini di contributo agli interessi sui finanziamenti di cui l’impresa partner di SIMEST ha bisogno per acquisire quote – o dare vita – a una società in un Paese extra UE.
Minori garanzie necessarie per i primi passi verso l’estero. Si riducono le garanzie da prestare per accedere a due finanziamenti a tasso agevolato (0,50%) di SIMEST, utili nelle prime fasi di internazionalizzazione delle imprese: “Patrimonializzazione PMI esportatrici” e “Inserimento sui Mercati Extra UE”.
Per questi due prodotti, infatti, SIMEST può utilizzare ulteriori risorse pubbliche a valere sul Fondo per la crescita sostenibile, con la conseguenza che anche in caso di imprese con un rating non brillantissimo lo “sconto” in termini di garanzie da prestare può avvicinarsi al doppio.
Quadruplica l’importo massimo dei finanziamenti agevolabili su cui si applica il contributo interessi. L’impresa che vuole espandersi in un Paese extra-UE acquisendo quote di un’azienda locale – o costituendola ex-novo – può essere affiancata da SIMEST in qualità di partner di minoranza. La presenza di SIMEST consente all’imprenditore di chiedere un contributo a fondo perduto sugli interessi sul finanziamento necessario per l’acquisizione. I limiti massimi di importo dei finanziamenti agevolabili su cui chiedere il contributo sono stati incrementati fino a 40 milioni di euro per progetto e per richieste di agevolazione pervenute nel medesimo anno solare e 80 milioni di euro per Gruppo economico. Il contributo, va ricordato, viene calcolato con riferimento ad un tasso che è pari alla metà del “tasso di riferimento previsto dal DPR 902/76” (a giugno il tasso era pari all’1,83%, quindi con il contributo, lo sconto sugli interessi è pari a 0,915%).