SIMEST-MAECI: Presentata la “Misura Africa”. A partire da 200 milioni di euro per il potenziamento dei rapporti fra l'Italia e il continente

Roma, 23 luglio 2024 – Con un intervento in apertura del Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, è stata presentata oggi alla Farnesina la “Misura Africa”, riserva da 200 milioni di euro di finanza agevolata nell’ambito del Fondo 394, strumento gestito da SIMEST (Gruppo CDP) in convenzione con il MAECI.

All’evento sono intervenuti inoltre il Sottosegretario al Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale Maria Tripodi, i vertici di SIMEST, il Presidente Pasquale Salzano e l’Amministratrice Delegata Regina Corradini D’Arienzo, oltre al Presidente di ICE, Matteo Zoppas, al Presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo Massimo Dal Checco, e al Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio dei Ministri e Coordinatore della struttura di missione del Piano Mattei, Fabrizio Saggio. E’ intervenuto inoltre Marco Checchi, Amministratore Delegato di Pelliconi Spa.

Il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani ha dichiarato: “L ’Africa è una priorità della politica estera italiana e della nostra diplomazia economica. Per questo siamo impegnati attivamente, anche attraverso il Piano Mattei, a rafforzare il dialogo reciproco per una vera e propria sinergia fra l’Italia e il Continente. La misura che presentiamo oggi si inserisce in questo quadro perché punta ad un duplice obiettivo: da un lato, favorire per le imprese italiane, lo sviluppo di investimenti e di nuove partnership, garantendo la resilienza delle catene di approvvigionamento; dall’altro lato, sostenere, a favore dei paesi africani, l’attrazione di investimenti con focus su innovazione e formazione per una crescita sostenibile e duratura.”

La liquidità fornita sarà indirizzata alla realizzazione di investimenti a sostegno dei processi di transizione digitale ed ecologica e per il rafforzamento patrimoniale, all’acquisto (anche in leasing) di beni e macchinari strumentali o alla realizzazione di strutture commerciali e produttive in Africa, a beneficio di tutte le imprese italiane che esportano beni e servizi, che si approvvigionano di materie prime strategiche e di altri prodotti o che abbiano una presenza stabile in Africa, e  delle imprese italiane della filiera.

Inoltre, attraverso le risorse del Fondo, le imprese italiane e loro controllate in Italia o in Africa potranno finanziare le spese di formazione professionale realizzate in Italia o in Africa di personale africano (incluse le spese per l’affitto e l’allestimento dei locali destinati alla formazione e le spese di viaggio, ingresso, soggiorno o regolarizzazione in Italia).

La misura prevede una sub-riserva del 10% delle risorse disponibili in favore di imprese giovanili, femminili e start-up e PMI innovative, e la possibilità per tutte le imprese di accedere a una quota a fondo perduto fino al 10%, elevata fino al 20% per le imprese con sede operativa nel Sud Italia.

Al nuovo strumento potranno accedere le imprese esportatrici con un fatturato export pari ad almeno il 5% del proprio fatturato totale e che:

  • siano stabilmente presenti nel continente africano, con una sede commerciale o produttiva già attiva alla data di presentazione della domanda o da attivare entro la data di prima erogazione; oppure
  • realizzino esportazioni di beni e servizi verso il continente africano per quantitativi equivalenti ad almeno il 2% del proprio fatturato totale;

oppure

  • realizzino importazioni di materie prime strategiche e di altri prodotti dal continente africano per quantitativi equivalenti ad almeno il 2% del proprio fatturato totale.

La misura si estende anche alle imprese delle filiere produttive che, pur non esportando direttamente, possono dimostrare che una quota pari ad almeno il 10% del proprio fatturato totale è stata realizzata da operazioni di fornitura verso una o più imprese italiane, che hanno un fatturato export pari ad almeno il 5% del proprio fatturato totale e risultino stabilmente presenti in un Paese Africano, o esportino o si approvvigionino di materie prime strategiche e di altri prodotti nel continente africano.

La misura si completa con una serie di incentivi per le imprese che realizzano progetti in Africa nell’ambito di 5 degli strumenti di finanza agevolata già esistenti. Sarà possibile, infatti, ottenere il cofinanziamento a fondo perduto fino al 20% per le imprese con sede operativa nel Mezzogiorno, e fino al 10% per tutte le altre, richiedendo un finanziamento che abbia una delle seguenti finalità:

  • l’apertura di strutture promozionali in Africa ivi incluse strutture adibite alla formazione del personale africano da inserire nell’ambito della struttura;
  • la realizzazione di piattaforme e-commerce per i mercati africani; l’inserimento in azienda di un Temporary Manager con focus sull’internazionalizzazione nel continente africano;
  • la partecipazione a fiere ed eventi di sistema in Africa, o in Italia con focus sull’Africa;
  • l’ottenimento di certificazioni (ad esempio di prodotto o sostenibilità) e consulenze e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione in Africa, includendo anche in questo caso la possibilità di finanziare la formazione del personale africano in Africa o in Italia e le relative spese connesse (spese per l’affitto e l’allestimento dei locali destinati alla formazione e le eventuali spese di viaggio, ingresso, soggiorno o regolarizzazione in Italia).

Le domande di finanziamento potranno essere presentate sul Portale SIMEST a partire dal 25 luglio 2024.

Tutte le info sono disponibili sul sito simest.it

 

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