Con un apporto da 2,5 milioni di euro (di cui circa il 50% in aumento di capitale), SIMEST, società del Gruppo CDP per l’internazionalizzazione delle imprese, sosterrà il piano investimenti da circa 6 milioni di euro previsto da DFV per la realizzazione un nuovo stabilimento di verniciatura dell’alluminio nell’area del Brasile meridionale.
DFV è player di riferimento nel settore della decorazione e verniciatura polvere su polvere di profilati in alluminio per uso architettonico ed industriale, a capo di un gruppo di respiro internazionale integrato verticalmente lungo la catena del valore dell’alluminio, con stabilimenti produttivi in Italia, Brasile ed Australia.
All’operazione ha contribuito anche il Fondo di Venture Capital, strumento agevolativo gestito da SIMEST in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Il Gruppo DFV è già operativo in Brasile con uno stabilimento a San Paolo che serve tutta l’area settentrionale del Paese. Il nuovo sito produttivo, quindi, permetterà di cogliere le notevoli opportunità di sviluppo della zona meridionale del Paese, consolidando la presenza della società italiana in uno dei mercati che registra una crescita fra le maggiori di tutta l’America meridionale.
La decisione di SIMEST di intervenire a sostegno del progetto DFV è stata determinata, inoltre, dallo sviluppo di un’operatività coerente con gli obiettivi di sostenibilità definiti dal Piano Strategico 2023-2025 “Impatto d’Impresa”. L’azienda si distingue, infatti, per l’implementazione di processi produttivi a basso impatto ambientale attraverso l’utilizzo di vernici in polvere senza solventi e componenti organici volatili, l’attuazione di pretrattamenti chrome-free e seaside per una maggiore resistenza alla corrosione e l’utilizzo di vernici in Classe 2 che garantiscono un’elevata durabilità della colorazione. Il Gruppo è, inoltre, impegnato in diversi progetti per la nobilitazione degli scarti di produzione e si è posto l’obiettivo di auto-produrre con fonti rinnovabili almeno il 30% dell’energia elettrica impiegata nei processi produttivi entro il 2024.
Proprio a questo scopo, SIMEST ha definito, congiuntamente con DFV, alcuni indicatori di performance ESG legati alla transizione energetica e alla sostenibilità dell’intera filiera di produzione – green procurement policy, al raggiungimento dei quali saranno riconosciute condizioni favorevoli.