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SIMEST e SACE alla Missione di Sistema in Brasile

SIMEST e SACE, le società del Gruppo Cdp unite nel Polo italiano per l’export e l’internazionalizzazione, rappresentate dall’Amministratore delegato di SIMEST, Andrea Novelli, prendono parte oggi alla Missione imprenditoriale in Brasile, guidata dal Sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo economico, Ivan Scalfarotto.

La missione, che rivolge il suo focus su Agroindustria, Automotive, Energia e Ambiente, Infrastrutture, ICT e Aerospazio, vede la presenza di oltre 50 imprese italiane, delle principali banche ed università nazionali, insieme ad esponenti del Sistema Paese (MISEConfindustriaABIICE).

Per le due società del Gruppo Cdp, che contano sulla presenza di un Ufficio di Rappresentanza a São Paulo, il Brasile rappresenta un mercato storicamente molto importante.

Con circa 1,5 miliardi di euro di export e investimenti garantiti, il Paese è il quinto mercato estero per esposizione nel portafoglio di SACE. Dall’inizio dell’attività, SIMEST ha acquisito 57 partecipazioni per 169 milioni di euro in Brasile, a fronte di investimenti complessivi per 1.144 milioni di euro ed un capitale sociale delle imprese partecipate di 660 milioni di euro. Attualmente, SIMEST detiene in portafoglio 27 partecipazioni per 69,7 milioni di euro. Sul fronte degli incentivi alle imprese, SIMEST ha effettuato ad oggi 130 operazioni a sostegno dell’export, agevolando forniture per circa 1.500 milioni di euro ed ha erogato 171 milioni di finanziamenti per 300 progetti di internazionalizzazione di aziende nazionali in Brasile.

Nonostante le complessità del contesto economico, il Paese continua a presentare – al fianco delle criticità – diversi punti di forza: una discreta diversificazione della struttura economica, un’ampia disponibilità di risorse naturali, un reddito pro-capite medio-alto rispetto ad altri Paesi emergenti, un solido sistema finanziario, ma anche un livello adeguato di riserve valutarie e un debito estero in rapporto al Pil contenuto che lo schermano da possibili shock esterni.

Dopo la contrazione registrata nel 2015 (-17,4%), per il triennio 2017-19 le previsioni di SACE indicano un tasso di crescita medio annuo dell’export italiano di circa il 3%, trainato dai settori della meccanica strumentale (impiegata nel settore alimentare, tessile e abbigliamento, packaging, lavorazione dei metalli, vetro, plastica, pietre naturali), dei mezzi di trasporto, del tessile e abbigliamento e dei prodotti chimico-farmaceutici.